Fashion influencer: cosa fa e quali i primi passi da muovere per far diventare un hobby una professione

Tutti pazzi per la storia di Chiara Ferragni, tra le top fashion influencer italiane che dieci anni fa ha iniziato a gettare le basi per la costruzione di un suo “piccolo impero”, ad oggi con un fatturato annuo di oltre 10 milioni di euro.

Secondo le fonti, l’idea di The Blonde Salad è nata durante una videochiamata Skype tra la super fashion influencer e l’allora fidanzato Riccardo Pozzoli. Lei amava farsi fotografare, un po’ come oggi, mentre lui stava per traslocare a Chicago per un Master in Marketing e, proprio lì, ha scoperto l’enorme potenziale dei blog di moda.

Un investimento molto basico quello richiesto all’allora aspirante fashion influencer che, dopo aver acquistato il dominio che noi tutti oggi conosciamo, ha iniziato a dare consigli alle sue lettrici su quale smalto utilizzare o quale abito indossare per questa o quell’altra occasione.

Il successo di The Blonde Salad ha continuato ad aumentare giorno dopo giorno e con esso anche i partner commerciali e gli sponsor. Lo stile genuino, vero ed allo stesso tempo le foto curate sono state le chiavi della sua ascesa. Nel 2010 la Ferragni è stata indicata da una rivista americana newyorkese come One of the biggest breakout street-style stars of the year; nel 2011 Vogue la incorona come Blogger of the Moment grazie al milione di visite mensili sul blog; nel 2013 The Blonde Salad raggiunge 1,6 milioni di follower su Instagram; nel 2014 viene premiata, per il terzo anno consecutivo, con il Bloglovin’ Award per il settore lifestyle.

Tanti dicono che sia stata fortuna. Noi, da addetti nel settore, possiamo dire che certo dietro alla fashion blogger più amata / odiata d’Italia ci sia un tocco di quel fattore lì, ma anche la lungimiranza ed un grande approccio strategico applicato alla voglia di portare The Blonde Salad ad un livello successivo.

Virality:

Oggi The Blonde Salad non è più un blog, ma un progetto editoriale ed un e-commerce gestito dall’azienda principale dell’imprenditrice (perché di questo parliamo): TBS Crew.

Insomma, la storia di Chiara Ferragni fa sognare, ma banalmente si pensa che per arrivare a quel livello (o anche qualche gradino sotto) sia necessario solo avere centinaia di migliaia di follower su Instagram. Fare la fashion influencer è un lavoro a tempo pieno che richiede investimento, soprattutto perché non siamo più nel 2009 dove tutto questo mondo era una bolla nell’etere e sconosciuta. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di affrontare l’argomento partendo dall’inizio di una favola: quella di una delle influencer più amate degli ultimi anni. In questo modo comprenderemo insieme come i tempi sono cambiati da allora ed in che modo un’aspirante fashion blogger influencer può iniziare a muovere i primi passi oggi in questo mondo.

Fashion influencer: cosa fa?

I fashion influencer, come si può evincere dal nome stesso, sono coloro che si occupano di moda sui propri canali social ed hanno il plus di saper influenzare i propri follower nell’acquisto di prodotti o servizi. Tra gli account fashion più seguiti in Italia e all’estero troviamo sicuramente la sopracitata Chiara Ferragni, con oltre 16,9 milioni di follower, ma anche Camila Coelho, con più di 8,1 milioni di follower; Oliva Palermo, con 6,1 milioni; Chiara Biasi, che ha superato soglia 2 milioni.

Al contrario di quanto si possa pensare, anche gli uomini possono svolgere la professione di fashion influencer. I casi più noti sono certamente quello di Gianluca Vacchi, con i suoi 12,9 milioni di follower, e Mariano di Vaio, con 6,1 milioni di seguaci.

La differenza con il fashion blogger

Spesso si fa molta confusione tra i termini influencer e blogger, non solo nel settore della moda. La differenza tra le due professioni non è nemmeno poi sottile come, erroneamente, si crede.

Il fashion blogger è un blogger verticalizzato sul settore moda che, per promuovere sé stesso o le aziende che lo contattano per partnership, utilizza tecniche di SEO, Inbound marketing e Content marketing. Tale figura professionale utilizza (anche) i social network per pubblicizzare la sua attività ma non è comunque il canale di comunicazione principale.

Il fashion influencer, invece, non sempre ha un blog. La sua visibilità ed influenza avvengono grazie ai social network, principalmente Instagram e Facebook, ed è sempre una persona in grado di lanciare nuovi trend che poi i follower tenderanno a seguire.

Virality:

Su questa figura professionale si fa spesso molta confusione. Le stesse aziende non hanno parametri chiari per la scelta dei giusti personaggi da attivare per campagne di influencer marketing. Per esempio, molte ad oggi non hanno ancora compreso che non è il numero di follower la metrica di cui tenere conto per promuovere al meglio il proprio business, bensì l’engagement ottenuto con i post nel feed e le Stories.

Certo è che, seppur in minima parte rispetto al coinvolgimento, anche il numero di follower potrebbe essere importante. Sicuramente è meglio promuovere un prodotto o servizio su un pubblico di 100k follower anziché su uno di 5k, ma le interazioni e la capacità di influenza rivestono sempre e comunque un ruolo primario quando un brand sceglie gli influencer con i quali collaborare.

Quanto può guadagnare un fashion influencer

Se aspiri a diventare fashion influencer, quello che devi sapere è che non sarà tutto rose e fiori. Soprattutto all’inizio dovrai fare sacrifici ed investire molto per farti conoscere, quindi guadagnare visibilità per poter essere riconosciuto/a come vero e proprio trendsetter ed “influenzatore” delle abitudini altrui. Insomma, mica semplice!

Come dicevamo poco sopra, quindi, per diventare fashion influencer professionista non è sufficiente acquistare follower per Instagrampacchetti di like e scattare delle belle foto. La differenza la fa l’engagement, il coinvolgimento quello vero in grado di creare un percorso di valore.

Parlando in soldoni, ma nel vero senso della parola, Bella Hadid, nel 2018, è stata la fashion influencer con un maggior guadagno per singolo post: ben 27.000 dollari per pubblicare la foto di prodotti sul suo canale Instagram. A seguire troviamo Emily Ratajkowski con 26.500 dollariChiara Ferragni con 19.500 dollari Gianluca Vacchi con 16.750 dollari (classifica completa su Il Sole 24 Ore).

Virality:

Ovviamente, in questo caso, parliamo di tutt’altro livello. Un piccolo influencer (fino a 100.000 seguaci) può guadagnare da 0 a 500 euro per ogni post. Quando parliamo di 0 euro significa che ci sono molti fashion influencer che si “accontentano” dello scambio: ovvero il post in cambio di una borsa od un abito, spesso anche costosi.

Ad ogni modo, questi dati sono molto indicativi perché il guadagno non si può mai stabilire in base al numero di follower ma è necessario valutare altri fattori più importanti come la capacità di influenza e l’engagement, già menzionati diverse volte all’interno del nostro articolo odierno.

Qual è la strada da seguire per diventare fashion influencer?

Se ancora non ti sei scoraggiato e il tuo sogno resta quello di lavorare nel campo della moda in qualità di influencer, ecco qualche suggerimento per iniziare a muovere i primi passi in questo folle mondo.

Inizia a lavorare sulla tua immagine online

Il tuo sogno è quello di lavorare come fashion influencer, per questo hai iniziato ad investire su te stesso con la creazione di immagini meravigliose, le quali ottengono un sacco di engagement tra le poche centinaia di follower attualmente presenti sul tuo profilo Instagram.https://virality.community/aumentare-lengagement-su-instagram-come-far-esplodere-i-tuoi-insight/

Bene, qual è il problema? La rabbia nasce dal fatto che, seppur facendo spesso delle Promozioni con Instagram ADS, il profilo faccia davvero molta fatica a crescere.

Ed ecco che i BOT sembrano essere la soluzione giusta per iniziare a sfondare, il che è vero da una parte ma può rivelarsi fuffa dall’altra.

Presta molta attenzione a chi promette “settordicimila” seguaci nel giro di pochi giorni. In molti casi si tratterà di sistemi di acquisto di fake follower utili a gonfiare i numeri, ma che non porteranno interazioni e che andranno persi con la stessa velocità con la quale sono stati acquisiti.

Discorso diverso vale per chi assicura una crescita organica lenta e continua, possibilmente super targettizzata per località, età, lingua parlata ed interessi. A tal proposito, in Virality abbiamo un software di gestione profilo Instagram che può aiutarti proprio in questa fase di crescita. Ovviamente dovrai essere bravissimo a mantenere i follower acquisiti dimostrando di essere un vero e proprio trendsetter.

Scegli la tua nicchia e coltivala

Qual è il lato che più ami della moda e quali gli stili che più apprezzi? Prima di diventare fashion influencer dovresti scoprire la tua passione, dedicarti ad una nicchia specifica, coltivarla e mantenerti ben saldo alle convinzioni ed i valori.

Per esempio, se sul tuo profilo Instagram hai sempre parlato di argomenti in difesa dell’ambiente e ti sei dimostrato sempre super attento ai materiali utilizzati nei capi acquistati e nel consumo della plastica nella vita di tutti i giorni, da un giorno all’altro non puoi voltare le spalle ai tuoi seguaci, che magari ti seguivano proprio per il tuo essere sostenibile, solo perché un noto brand di pellicce ti ha fatto un’offerta economica interessante.

In un mondo dove oramai tutto corre veloce e gli utenti sono costantemente bombardati da messaggi pubblicitari di tutti i tipi, quello che puoi fare è verticalizzarti e scegliere il tuo pubblico. Ricorda: nel mondo della comunicazione è impossibile rivolgersi a tutti, quindi abbandona sin da subito questa tua pazza idea.

Sviluppa contenuti di qualità

Nel mondo dell’influencer marketing si sente sempre menzionare il termine “contenuto di qualità” ma di cosa si tratta esattamente?

Un contenuto di qualità è un contenuto di valore, ovvero una foto od un video davvero utile per il fruitore. Nella pratica, un selfie sfocato non è un contenuto di valore, anche se per te lo potrebbe essere. Ma diciamoci la verità: Instagram è pieno di selfie sfocati, qual è la differenza con la tua pubblicazione?

Un contenuto di valore è quello che aggiunge davvero qualcosa di nuovo nel mondo fashion. Per distinguerti dagli altri devi pensare a degli scatti o video che comunichino la tua visione da un punto di vista diverso.

Sfida te stesso ad inventare nuovi stili, creando scatti in luoghi insoliti e fatti strada nel settore documentando eventi, sempre legati ai tuoi interessi e a quelli del tuo pubblico. Quello che dovrai fare è ispirare le persone.

Sii sempre autentico

Un termine molto utilizzato in ambito influencer marketing è “autenticità”. Questo significa che dovrai consentire al tuo pubblico di vedere il vero te e non solo quello nascosto dagli scatti perfetti, spesso modificati in post-produzione.

Questo non significa che dovrai smettere di pubblicare questi contenuti, ma semplicemente puoi pensare di utilizzare la funzione Instagram Stories per creare dei video e degli scatti utili al tuo pubblico. Per esempio, puoi mostrare qualche momento di vita reale, spiegare perché un trend poco si adatta al tuo stile e molto altro. Racconta sempre e raccontati: le persone apprezzeranno certamente la tua onestà.

Serve solo questo per diventare fashion influencer?

Ovviamente no. Investire, scegliere una nicchia, avere una strategia di contenuti e l’autenticità non bastano, o almeno non nel 2019. Devi trovare la tua business strategy, perché in fondo di questo si tratta: di business e non di un semplice hobby.

Guadagnare soldi con Instagram, quindi diventare un vero e proprio influencer, è assolutamente una professione e per questo bisogna essere pronti ad investire e rischiare il tutto per tutto (ovviamente con cognizione di causa e solo dopo aver stilato un Business Plan).

Il lavoro di influencer, con il tempo, richiederà sempre più impegno e, come i big di questo mondo, potresti avere bisogno di un team e di fondare una tua impresa. Il consiglio che ti possiamo dare, quindi, è quello di pianificare al meglio il tuo futuro per avere tutto sotto controllo step-by-step. Buona fortuna!

Prova Virality per il tuo business!

Noi siamo pronti. E tu?

Lanciamo insieme la tua campagna! Scrivici e studieremo la migliore strategia per il tuo progetto